Dal diario di Barbagallo

di Tiziana Tricarico

Soggetti che nascono per acquisizioni successive di immagini quelli degli ultimi lavori di Antonio Barbagallo in mostra fino a stasera a Spazio Arte, la galleria di Annamaria Barbato, in via Costantinopoli 53. "Fogli dal diario d'autunno" è il titolo della personale dell'artista napoletano che propone una quindicina di opere digitali (digichrome su forex) attraverso le quali Barbagallo, alla continua ricerca di tecniche innovative, prosegue la propria indagine sull'origine delle "cose", approdando ad una soluzione che trasforma la resa estetica dei suoi lavori. Immagini fenomeniche e contrasti accentuati alimentano il sottile filo della memoria, come uno straccio che assomiglia al volto di una donna, o una vecchia chiave arrugginita accanto al germoglio di una pianta. Vecchi strumenti da giardino, catene, bottiglie che racchiudono delicati germogli, baccelli secchi: sono tutti appunti di un passato che rivive attraverso immagini nitide, ad altissima risoluzione e "costruite" (come gli interventi di colore nella fase di preparazione dei soggetti) seguendo un tema, con l'aiuto del buio e della luce. Sono le opere che non ti aspetti, anche se la ricerca sugli oggetti e l'assemblaggio è la stessa: ma questa volta le ruvide e materiche superfici lasciano il posto a lastre lisce dall'effetto matto.

Da "Il Mattino" del 27 maggio 2003

 

Table of Contents